Testimonial #9

Valeria-GilardiMi chiamo Valeria Gilardi, ho 29 anni e ho frequentato il master manageriale “Competenza, Convinzione, Cuore” di Lecco 100 nell’edizione 2012, quando mi ero da poco laureata ed ero alle prese con le prime esperienze lavorative. Attualmente mi occupo da quasi 3 anni dell’intera gestione del sito di vendite online Italiadoc.it. Ricordo con molto piacere i venerdì passati al master, i compagni di corso e gli argomenti trattati. In particolare, tra i vari argomenti, ero rimasta affascinata da quello della comunicazione non verbale, a cui avevo anche dedicato la mia tesina finale. Ancora oggi spesso mi capita di fare attenzione a gesti e atteggiamenti che un tempo non avrei nemmeno notato. Dato però che, con il mio lavoro, i contatti con clienti, fornitori, partner, ecc, sono tenuti prevalentemente via email o al telefono, ho la possibilità di sfruttare solo una piccola parte di quegli “insegnamenti”. Così mi ritrovo a sorridere quando rispondo al telefono, per avere un tono di voce più positivo, e a fare attenzione alla velocità con cui parlo e al timbro della voce, mia e di chi sta dall’altra parte, per cercare di far passare chiaramente il messaggio. Anche il breve stage in azienda è stata una componente rilevante del master. La possibilità di parlare con un imprenditore, che nel mio caso aveva in azienda il ruolo di Direttore commerciale e Marketing, mi aveva fatto capire come quello che stavo imparando era poi realmente applicabile in ambito lavorativo. Questo succede raramente nei percorsi di studio universitari, che invece sono sempre molto teorici e poco pratici. La possibilità di entrare in contatto con imprenditori, credo non sia da sottovalutare: è una delle poche occasioni in cui ci si può confrontare senza la tensione di un colloquio di lavoro, o i vincoli di un rapporto imprenditore-dipendente. Quello del Master di Lecco 100 è sicuramente un percorso interessante, che mi sento di suggerire a tutti i ragazzi che hanno voglia di avere quel “qualcosa in più”. E’ un percorso particolare, che porta a migliorarsi cercando di superare anche dei propri limiti. Sembra banale, ma per una persona tendenzialmente riservata e timida, può essere difficile ad ogni giro di tavolo dover esprimere il proprio parere o porre una domanda, però ci è sempre stato ricordato che l’aula era una “palestra”, un modo per imparare ed esercitarsi, quindi il timore di sbagliare viene presto messo da parte. Le modalità di insegnamento sono spesso “non convenzionali”, basti pensare che durante la prima lezione ci è stato chiesto di posizionarci in cerchio, a occhi chiusi, e ci siamo trovati mani nelle mani a chi ci stava davanti. Un modo decisamente particolare per rompere il ghiaccio! L’esperienza che si fa quindi non è utile solo ai fini del curriculum, ma è una vera e propria crescita a livello personale.

Valeria

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