Lezione del 22 Aprile. La sostenibilità attraverso l’Archeologia.

La lezione,  nella mattinata, ha avuto come tema principale la conoscenza del territorio di Lecco attraverso l’Archeologia ed i beni culturali. Mentre il pomeriggio è stato caratterizzato dagli  incontri con  2 professionisti che hanno raccontato  le loro esperienze lavorative.

Paolo Corti

Incominciamo con il tema di Archeologia con Paolo Corti, archeologo operante sul territorio lecchese.
L’archeologia è lo studio dell’uomo e della sua evoluzione.

Quello che differenza gli esseri umani dagli animali quando cessano di esistere è la nicchia ecologica dell’uomo, cioè la memoria. Senza la cultura si dovrebbe ricominciare da capo ogni generazione, quindi è importante sapere chi siamo stati prima per poter fare delle scelte sostenibili.

Sostenibilità ambientale : ” Per sostenibilità ambientale si intende la capacità di preservare nel tempo le tre funzioni dell’ambiente: la funzione di fornitore di risorse, funzione di ricettore di rifiuti e la funzione di fonte diretta di utilità. All’interno di un sistema territoriale per sostenibilità ambientale si intende la capacità di valorizzare l’ambiente in quanto “elemento distintivo” del territorio, garantendo al contempo la tutela e il rinnovamento delle risorse naturali e del patrimonio.”

L’archeologia può sostenere l’economia?

La sostenibilità è che la ricerca archeologica continui.
Se vogliamo che le diverse strutture siano sostenute, dobbiamo fare in modo che siano prese in gestione, bisogna cambiare il modo di pensare.
Molti finanziamenti dovrebbero essere destinati anche per la cultura archeologica, è un modo per potare avanti l’evoluzione dell’uomo e l’economia, è un modo per dare più sostenibilità sia per i bene culturali sia per il turismo.

Cos’è un reperto archeologico?

Il reperto è il sotto prodotto del uomo. È un messaggio che viene dell’antichità e l’archeologo lo deve interpretare affinché si possa capire alcune cose del passato.

Come si svolge il lavoro dell’archeologo?

È un lavoro di gruppo insieme con i vari professionisti delle diversi discipline (chimico,etnologo ecc).

1. Si parte dalla fotografia aerea della zona che si vuole studiare ad esempio (Lecco ).

2. Si va sul terreno e si cercano indizi.

3. Si fa un sondaggio sotto terra , Lo scavo si fa mano a mano tra gli strati.

4. Si Raccoglie il reperto.

Bisogna essere molto attenti nella raccolta dei reperti.
Ci sono due modi di agire:

  • Si raccoglie un pezzo  frantumato e lo si porta al museo in quanto non si può più ricostruire il messaggio (cioè la sua storia);
  • Si raccoglie in modo da ricostruire quello che era prima ( esempio una collana). In questo caso il messaggio viene mantenuto.

    In sostanza il lavoro dell’archeologo deve essere molto accurato e paziente dato che il terreno viene campionato e datato in modo da potere ricostruire quello che c’è stato prima. Anche perché lo scavo non è ripetitivo quindi si dovrà interpretare da ciò che ha rilevato l’archeologo (foto ecc.).

Nella seconda parte della giornata, Gaetano Chiappa ci ha parlato della sua esperienza vissuta sia come Responsabile di Caritas sia come Responsabile dei Volontari del Servizio Civile.
Per imparare ad essere un volontario, per agire con professionalità nel momento del bisogno, occorre  formazione per imparare ad usare i diversi attrezzi a disposizione per ogni operazione.

GaetanoChiappa

Il coordinamento avviene con le diverse associazioni per dare formazione alle persone che aderiscono.
Cosi facendo si riescono ad aiutare all’autorità.

Inoltre è importante conoscere i rischi idrogeologici della zona, se c’è un’emergenza, conoscere già il problema, per questo ci sono i piani di protezione civile provinciali che devono essere conosciuti attraverso convegni, formazione ecc.
Per quanto riguarda la Caritas, in primis la sensibilizzazione sulle diverse problematiche socio-economiche in una società molto esigente è in evoluzione com’è la nostra e di conseguenza dando un piccolo contributo nel servizio d’ascolto a chi ne ha più bisogno anche solo di essere ascoltato.

La giornata si è conclusa con Fabio Valtorta, che ha parlato della sua esperienza lavorativa come consulente assicurativo, in cui è emerso soprattutto l’importanza del lavoro in equipe per raggiungere gli obiettivi preposti.

Fabio Valtorta
Inoltre ci ha dato dei consigli utili per il lavoro in campo tali come:
.Conoscere bene il prodotto che si commercializza.
.Credere in quello che si fa e credere in noi stessi.
.Essere noi stessi,  cercando sempre di essere professionali ed onesti nel nostro lavoro, perche siamo noi che ci esponiamo in prima persona.

Xiomara Jimenez

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