Lezione del 21 febbraio- La comunicazione interpersonale – conoscere se stessi e gli altri attraverso le neuroscienze.

LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE E LA TRIPARTIZIONE DEL CERVELLO, venerdì 21 febbraio

L’incontro di venerdì 21 febbraio, tenuto dalla Dott.ssa Gabriella Vigo, esperta di comunicazione interpersonale, coach e trainer, è volta a conoscere quello che è l’ampio mondo che ruota intorno alla comunicazione.

La docente Gabriella Vigo

La Dott.ssa Vigo esordisce con una domanda semplice, ma allo stesso tempo efficace, “Che cos’è per voi la comunicazione?” E fissa tre punti chiave prima di cominciare la lezione:

1.chi sono io e qual è il mio stile relazionale

2.cosa mi aspetto dalla giornata in positivo 

3.cosa non vorrei accadesse

Dopo un primo momento di imbarazzo generale, i ragazzi hanno cominciato ad aprirsi, regalando ognuno una splendida panoramica di se stessi.

Da qui la parola è passata alla Dott.ssa, che ha finalmente introdotto il tema della mattinata, la comunicazione interpersonale:

Nel corso della mattinata si è parlato appunto di comunicazione interpersonale, dei problemi che spesso accomunano le persone quando si tratta di comunicare, di come capire quale tipo di linguaggio sia meglio utilizzare in una determinata situazione, interfacciandosi con una determinata persona.

La comunicazione ha una parte di contenuto(cosa) ed una di relazione(come), è importante sapere quando si tratta di comunicare, che, la parte verbale influisce in minima parte, rispetto a quanto influisca la voce e quindi il tono, il volume, ecc… oppure ancor di più la comunicazione non verbale, quindi postura, gesti, sguardi, ecc…

Esistono diverse fasi della comunicazione, dalla nascita di un’idea alla traduzione in parola, fino al ricevimento di un feedback da parte del destinatario. Il feedback è importantissimo, in quanto la comunicazione deve essere prima di tutto utile ed efficace; occorre mettersi sempre in discussione e se necessario, riformulare quanto appena esplicato.

Ci sono poi fattori come il luogo, il contesto e l’abbigliamento (quest ultimo strettamente collegato ai primi due), che giocano un ruolo decisivo quando si tratta di una relazione comunicativa.

L’incontro è proseguito con un accenno alle neuroscienze, con una spiegazione semplificata della tripartizione delle aree all’interno del cervello umano:

  • RETTILIANO : istinti, sensazioni
  • LIMBICO  : pensieri , capacità di linguaggio, affetti, coinvolgimento, praticictà
  • CORTICALE: capacità di analisi, ragionamento, coscienza di sè

Esistono poi i due Emisferi (il destro e il sinistro):

  • l’emisfero sinistro si contraddistingue per la Logica e il Rigore,
  • quello destro per la ricerca dell’Insieme e la capacità di Sintesi.

Essi sono a loro volta divisi in 4 diverse quadranti:

  • Limbico Sinistro   – rigore e organizazione – Organizzativo
  • Limbico Destro    – apertura umana – Partecipativo
  • Corticale Sinistro   – rigore e ragione – Direzionale
  • Corticale Destro   – apertura al mondo – Creativo

Tramite un questionario i ragazzi hanno potuto capire quale aree del cervello avessero sviluppato maggiormente  ed  è stato da subito chiaro quanto essi fossero diversi l’uno dall’altro, chi più organizzativo, chi più creativo, chi preferisce stare insieme ad altre persone e chi invece preferisce la solitudine quando si tratta per esempio di lavorare.

Gabriella è stata chiara, nessuno può definire il modo di ragionare di un’altra persona sbagliato, poiché ciò che contraddistingue l’uomo è l’unicità di ogni singolo individuo.

Abbiamo poi fatto un gioco, in cui ci è stato chiesto di dividerci all’ interno dei quattro quadranti e di pensare a qualcosa che ci sarebbe piaciuto acquisire dalle capacità di chi stava nel quadrante opposto ed è stato interessante vedere quanto le persone si rendessero conto di quelli che sono effettivamente i loro comportamenti abituali.

I ragazzi si posizionano nei quadranti che meglio rispecchiano le loro caratteristiche.

L’incontro si è chiuso con la visione di due spezzoni di film, in cui emergevano, nei comportamenti dei protagonisti, le quattro caratteristiche (Direzionali, Creative, Partecipative e Organizzative).

Mai prima della lezione qualcuno avrebbe pensato che erano semplicemente persone che ragionavano tramite diverse aree del cervello, questo ci ha portato a riflettere.

Infine, ci ha proposto un video divertentissimo, che testimonia quanto il nostro cervello possa essere flessibile per adattarsi e riadattarsi alle più diverse circostanze, anche insolite e inaspettate.

Un grande ringraziamento alla Dott.ssa Gabriella Vigo, che con entusiasmo ha trasmesso le proprie conoscenze a noi ragazzi in merito alla comunicazione, aprendoci ad una visione più completa del mondo e delle persone circostanti.

Davide Riganelli