mappe mentali

Lecco 100 e la sfida della formazione online agli adolescenti

Negli ultimi anni abbiamo svolto lezioni durante il master Lecco 100 unendo i nostri allievi ai ragazzi dell’istituto Bertacchi di Lecco, classi terze e quarte, Abbiamo provato ad avere 80 persone in aula, con il supporto degli insegnanti.

Con l’avvento della pandemia abbiamo ripreparato tutta la formazione per essere svolta online.

Per i formatori come me è stata solo una bella sfida, ma per gli imprenditori e i testimonial è stato un momento difficile e si sono spaventati. Dopo qualche tempo, si sono adattati.

Con l’inizio dell’anno scolastico ci siamo sfidati a fare lezione online ai ragazzi delle terze e delle quarte dell’Istituto Bertacchi di Lecco, una classe alla volta, con la piattaforma Team di Google.

All’atto pratico abbiamo svolto la prima lezione, il primo giorno di scuola, per riscaldarci con una sfida difficile.

Le nostre lezioni entrano nel programma di alternanza della scuola, e gli argomenti sono:

  • Aumentare la sicurezza informatica personale
  • Apprendere al meglio le mappe mentali
  • Risolvere problemi con tecniche di creatività
  • Strumenti per definire e pianificare il nostro futuro
    Abbiamo anche un imprenditore nel nostro gruppo, Angelo Cortesi, che svolge una lezione in presenza, trattando il tema del lavoro e dell’economia civile.

II motivi per cui proponiamo questi argomenti sono:

  • La sicurezza informatica personale è diventata necessaria perché viviamo in simbiosi con smartphone e computer,
  • Le mappe servono per gestire informazioni efficacemente,
  • la gestione dell’obiettivo serve per far uscire le domande e i desideri sul loro futuro e predisporli a gestire gli ostacoli,
  • le tecniche di creatività servono per aumentare la resilienza,
  • l’economia civile è un modo di pensare che mette al centro le persone nell’ambito economico.

Ogni classe è con noi per 3 o 4 mezze giornate, in un percorso nel quale in poco tempo impariamo a conoscerci:

  • La scuola fornisce un accesso a Google Meet, l’elenco degli allievi e una mail per contattarli.
  • I ragazzi ricevono l’invito via mail a partire da un calendario delle lezioni in Google.
  • La prima azione è l’appello, come in aula. C’è sempre qualcuno che arriva in ritardo o che ha problemi di connessione, mediamente una volta su due c’è un problema tecnico, ma basta insistere e ricollegarsi.

Alcuni paradossi sono che potremmo incontrarci per strada e non riconoscerci e che i nuovi arrivati nelle classi non possono conoscere i loro compagni fino alla prima lezione in presenza.

Nelle due settimane che abbiamo vissuto abbiamo già visto che le lezioni possono essere svolte con discreti risultati,

  • cercando di variare il ritmo durante la lezione, introducendo filmati ed esercizi,
  • intervistando alternativamente tutti per confortarci con un po’ di partecipazione,
  • provando esercizi in cui i ragazzi usano WhatsApp o altro per formare piccoli gruppi,
  • provando anche esercizi dove uno alla volta rispondano a voce, ad esempio imparando il brainstorming,
  • sostituendo i riferimenti bibliografici con quelli di serie tv o fumetti dove possibile.
mappe mentali
corso mappe mentali

Nel caso specifico le lezioni hanno dei collegamenti e dei richiami.
Ad esempio, il primo giorno parliamo di sicurezza informatica personale, la privacy su internet che riguarda la nostra identità e la relazione fra fiducia, responsabilità, social network e connessione permanente a smartphone che tracciano ogni nostra azione e ci profilano per proporre pubblicità e vendere prodotti. Questo introduce al fatto che ci serviranno preparazione e creatività per difenderci.
il secondo giorno quando impariamo a fare le mappe mentali introduciamo il concetto che impareremo ad usare la nostra mente in un modo diverso, per avere qualche strumento in più in noi, quando ci troviamo in difficoltà. In un esercizio ognuno mappa il suo hobby ed il terzo giorno, nel gioco di gruppo sulla soluzione di un problema si rivelano le relazioni sociali presenti in aula.
Il terzo giorno facciamo notare che abbiamo accumulato queste informazioni e che si riferiscono alla sicurezza personale.

Il bilancio è positivo, i feedback dei ragazzi e della scuola sono mail di ringraziamento per l’approccio e il servizio e la soddisfazione dei formatori è alta, insomma si può fare 🙂