SABATO 13 MARZO : LA FORMAZIONE DI GENERE

Alessio Sperlinga ha affrontato il tema della formazione di genere.

Alessio Sperlinga

Schopenhauer ritiene che gli uomini cercano di vivere in una società che sia il meno belligerante possibile: secondo il filosofo l’uomo non agisce per principi personali e valori, ma per la realizzazione dei propri desideri e impulsi.

Fin dall’inizio dei tempi, infatti, la vera macchina è la forza della natura, della specie: gli esseri umani sono corrotti dal desiderio sessuale e di conseguenza generano non per se stessi ma per la specie.

La specie non determina solo il genere, ma anche le convinzioni e le credenze.

La natura non fa nulla per caso, ci ha dotato di 2 generi, uomo e donna, entrambi specializzati in cose differenti: nell’antichità l’uomo, ad esempio, andava a caccia e la donna era responsabile del villaggio e dei bambini e anziani.

Le pulsioni rispondono a stimoli innati che la natura ci dà e noi inventiamo leggi e imponiamo una morale per dare un senso a questi comportamenti.

Se spostiamo l’attenzione sul mondo del lavoro è facile rendersi conto come ci siano ancora poche donne a ricoprire posizioni di comando e direzione.

Come possiamo ovviare a questo problema? Potrebbe tornare utile alla donna assumere il comportamento cosiddetto “dell’appianatore”, ovvero avere un portamento maschile, sguardo dritto, mani allineate ai fianchi e utilizzare un linguaggio molto diretto in modo da eludere ogni fraintendimento possibile.

Anche l’abbigliamento potrebbe giocare un ruolo decisivo nel modo in cui gli uomini vedono una donna.

Non fraintendiamo: la donna non deve snaturarsi, ma deve fare di tutto per raggiungere l’obiettivo, trovare il modo di combattere.

L’incontro prosegue poi con un’illustrazione delle varie differenze tra uomini e donne, sia a livello psicologico che comportamentale.

Gli uomini, per esempio, in un momento di difficoltà preferiscono chiudersi in se stessi e rilassarsi evadendo. Le donne, invece tendono ad aprirsi, parlare e cercare un confronto.

Le donne sono viste come delle onde, quando l’onda sale donano amore e quando ritorna, misurano il risultato di tutto l’amore che hanno donato. Gli uomini invece sono come degli elastici, quando sono esauriti hanno bisogno di allontanarsi per ritrovarsi.

L’uomo è alla ricerca di indipendenza e autonomia, la donna ha bisogno invece di sicurezza.

Secondo John Gray, autore de “Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere”, le donne hanno bisogno di rispetto, comprensione, rassicurazione ed esprimono i sentimenti con il volto.

Gli uomini invece hanno bisogno di fiducia, ammirazione e incoraggiamento ed esprimono i sentimenti con il corpo.

Alessio ci ha, poi, mostrato un video “Tales of two brains” dal quale è emerso che la mente degli uomini è composta da piccole scatole, una per ogni argomento e tutte sconnesse tra di loro: esiste anche una scatola del niente ed è la loro scatola preferita.

La mente delle donne, invece, è una matassa di fili interconnessi: ogni cosa è connessa ad ogni altra. Tutto è mosso dalle emozioni, e per questo le donne ricordano tutto.

Donne e uomini hanno anche priorità differenti. Per una donna le piccole cose sono importanti quanto quelle grandi, e sono appagate quando gli uomini ci fanno attenzione.

Gli uomini, dall’altro lato, ricercano l’apprezzamento da parte di una donna, il fatto che venga riconosciuto il proprio valore, la propria indipendenza e autonomia.

Per ultimo abbiamo affrontato l’argomento delle nuove tecnologie. Cosa fa la tecnologia per invadere il concetto di genere? Nel nord Europa, per esempio, in particolare in Danimarca, è possibile oggi ricorrere alla fecondazione artificiale e predeterminare le caratteristiche fisiche del feto. Su questo argomento si è aperto un dibattito e un confronto molto acceso ed interessante.

In conclusione, nonostante le differenze innate che esistono tra i due sessi, è proprio la diversità il valore che porta al cambiamento e al miglioramento in ogni ambito e per questo è importante rispettare e valorizzare ogni persona.

Rebecca Delazzari