Archivi tag: personal kanban

Personal kanban e progettazione bandi europei

PERSONAL KANBAN La quarta giornata del master Lecco100 si è aperta con la proposta di tre progetti di lavoro, a cui i ragazzi del master sono stati chiamati a dare il proprio contributo attivo.

Al primo gruppo è stato affidato il compito di promuovere le politiche di conciliazione famiglia-lavoro, proposte dall’ASL di Lecco, attraverso un video illustrativo.

Il secondo gruppo si occuperà invece di stendere una “mappa valoriale” del territorio lecchese. La mappa valoriale è uno strumento volto ad identificare le trasformazioni culturali e i punti di forza del nostro agire.

Questo progetto sarà realizzato grazie al sostegno del Leo Club Lecco – L’associazione giovanile del Lions.

I risultati verranno presentati in un convegno finale in collaborazione con il “Giornale di Lecco”.

Un operatore della Casa Don Guanella di Lecco ha presentato il terzo progetto.

I ragazzi saranno coinvolti nella preparazione di alcune iniziative di sostegno ai giovani nel passaggio alla vita adulta in merito al progetto Living land.

Nello specifico si occuperanno di progettare percorsi che siano d’aiuto ai giovani a far emergere lo spirito d’imprenditività.

Per facilitare i tre gruppi nell’organizzazione del lavoro Alessio Sperlinga ha introdotto il Personal Kanban, un sistema organizzativo ideato dall’ingegnere industriale giapponese Taichii Ohno. Lavorando presso la nota casa automobilistica Toyota egli sviluppò questo metodo basato sull’immediata visualizzazione per migliorare e mantenere alti livelli di produzione in azienda.

Il Personal Kanban associa in un unico spazio grafico gli obiettivi – generalmente limitati a tre- e l’arco temporale deputato al loro svolgimento.

E’ un sistema che può essere usato sia per un’organizzazione personale, sia per coordinare un gruppo più ampio. Infatti grazie all’agevole scambio di informazioni, tutti hanno la possibilità di cogliere con un “colpo d’occhio” ciò che si deve fare, ciò che è in corso e ciò che è già stato fatto.

Il personal Kanban è un metodo che funziona in quanto propone una semplice soluzione e favorisce una rapida ed efficace comunicazione.

CRISTINA PEDRETTI

Nel pomeriggio, Cristina Pedretti, ex studentessa del master Lecco100, nonché Project Manager e trainer presso Fondazione Luigi Clerici, ha avvicinato i ragazzi al mondo dei bandi locali, nazionali ed Europei.

Cristina si è occupata in prima persona di stendere un bando per il rilancio culturale del Monastero del Lavello di Calolziocorte, proposta che ha avuto successo ed ottenuto finanziamenti.

Grazie alla sua viva esperienza sul campo e al suo stile pragmatico, preciso e diretto, Cristina ha spiegato che le caratteristiche principali di un buon bando sono:

– la pertinenza: ossia la coerenza tra proposta iniziale del bando e la realizzazione nello specifico luogo, con particolare attenzione ai bisogni dei destinatari dell’evento

– la fattibilità: ossia la concretezza di un progetto che bisogna dimostrare realizzabile sia dal punto di vista dell’organizzazione, sia dal punto di vista economico

– la sostenibilità: ossia la continuità delle attività in maniera autonoma anche oltre il termine del bando.

La stesura di un bando richiede dunque innumerevoli conoscenze, creatività e organizzazione dettagliata degli ingredienti necessari affinché la ricetta venga approvata. Per questo, a seguito di una prima infarinatura teorica, i ragazzi hanno subito messo le mani in pasta modellando in team quadri logici, alberi degli obiettivi ed alberi dei problemi (strumenti tecnici utilizzati nei bandi) sulla base dei progetti cominciati la stessa mattina.

La sensazione di fine giornata è quella che al master non si smette mai di imparare, ma soprattutto si comincia subito a praticare!

A venerdì!

Luna

La mediazione civile ed il personal Kanban

Massimiliano_FerrariMassimiliano Ferrari, dottore commercialista in Lecco e mediatore autorizzato operante presso le Camere di commercio di Lecco  Sondrio ha introdotto il tema dell’istituto della mediazione civile.
In pratica quando c’le’ un conflitto fra due parti è possibile richiedere  l’ intervento di un mediatore presso le camere di commercio locali.
In questa sede il mediatore ha il compito di rendere chiare ed esplicite le motivazioni delle parti, con le quali può anche avere delle sessioni separate, sempre in presenza dei rispettivi avvocati.
A differenza di un giudice o di un arbitro (esiste anche l’istituto dell’arbitrato) il mediatore facilitativo non decide nulla, semplicemente cerca di riportare le parti ad una situazione che faccia rientrare il conflitto  e riprendere una negoziazione prima di finire in tribunale dove un giudice deciderà per tutti
La mediazione è economicamente vantaggiosa e il mediatore, come un medico, è tenuto e tutelato ad una riservatezza totale, anche in un eventuale confronto con un giudice.
Massimiliano Ferrari non si è limitato a raccontare, ma ha coinvolto i ragazzi in una simulazione di mediazione evidenziando tutti i passaggi ed i tipi di messaggi che possono essere dati dai mediatori e dagli avvocati.
Nella mediazione facilitativa il mediatore non ha mai il compito di suggerire una soluzione e non può avere contatti professionali con le parti per almeno due anni dopo l’ultimo incontro.

Nel pomeriggio Alessio Sperlinga ha introdotto i ragazzi ad un metodo di gestione di progetti di piccoli gruppi o personali che si protraggono per brevi o medi periodi di tempo: il personal Kanban.
La parola chiave del personal kanban è “adesso”, ovvero qual è la situazione del progetto adesso e cosa sto facendo adesso.
Le regole sono semplici, primo deve essere visibile, secondo devo limitare la quantità di cose che sto facendo a quelle che effettivamente posso realizzare in un periodo che va da un’ora ad una giornata, quindi si consiglia non più di tre.
personal_kanbanAnche in questo caso si è proceduto all’azione ed i ragazzi, divisi nei tre gruppi di lavoro che stanno seguendo progetti sociali, hanno creato la loro lavagna dove hanno rappresentato lo stato del progetto. Nella fase successiva, attraverso un dibattito si è giunti a modificare la forma del personal kanban aggiungendo la colonna “preparato” fra le cose da fare e quelle in corso.