Nella prima parte della giornata è tornato a trovarci Luigi Pastore: ingegnere civile, esperto di comunicazione, marketing e consulente.
Abbiamo affrontato con lui la seconda parte del tema riguardante l’intelligenza emotiva.
Pastore ha esordito illustrandoci il Trittico di triangoli (bisogni, relazioni e potere) che vanno a formare il Ciclo di Denimg.
Durante la mattinata è stato analizzato il tema dell’ansia, dove secondo l’esperto, bisogna eliminarla ma non sempre è possibile e questo causa lo stress. Nel corso della nostra vita noi compiamo tre semplici azioni:
- Scambiamo informazioni
- Gestiamo relazioni
- Risolviamo problemi
Basta semplicemente che una di queste tre azioni non avvenga per generare uno stato di ansia.
Quando nasciamo, siamo tutti creativi, poi cresciamo e la maggior parte di noi perde la creatività a causa dei pregiudizi e dei preconcetti che s’instaurano nella nostra mente. Ogni azione che compiamo comporta sempre un rischio: il problema è che ci facciamo influenzare dal cuore e dalla pancia (non usiamo la testa) e finiamo sempre con il commettere gli stessi errori.
In seguito sono stati trattati i vincoli dell’intelligenza emotiva:
- Giudicare gli altri
- Gli altri sono peggio di noi
- Effetto gregge (così fanno tutti)
- Timore dell’innovazione
- Incapacità di accettare il contributo degli altri
- Affidarsi solo agli “autorevoli” (verificare sempre le cose)
Pastore ci ha illustrato i tre pilastri per un nuovo modello economico: la green economy, l’economia circolare, il riciclo e il riuso. Ai giorni nostri, l’ambiente è diventato più importante di capitale e lavoro, anche se non ce ne rendiamo conto.
Nella parte finale sono stati definiti diversi requisiti per essere un buon capo che vanno dalle competenze specifiche, capacità comunicative e operative, attitudini gestionali alla curiosità intellettuale, visione, determinazione, tenacia, empatia e desiderio di confronto. Inoltre il capo è paragonato alla Magna Grecia per cui deve essere: solido, equilibrato, classico e bello.
Come per un tempio greco sono stati definiti sei pilastri al fine di costruire una squadra vincente:
- Pretendere di più di quello che i collaboratori potrebbero dare
- Pretendere da se stessi quello che il capo vorrebbe
- Proteggere i lavoratori dalla paura del cambiamento
- Vivere accanto ai collaboratori
- Equità
- Trasferire la cultura dell’empowerment (delegare)
Come difendersi dalle Fake news
Nella seconda parte della giornata è venuto a trovarci Emilio Mango: giornalista professionista, data Analyst e scrittore freelance per riviste del gruppo Mondadori.
Il tema della giornata riguardava il come difendersi dalle Fake news: una serie di bugie unite alla disinformazione che sono sempre esistite sin dalla nascita della comunicazione.
Sono caratterizzate da notizie totalmente o parzialmente false, riportate sui social network, con conseguente diffusione sugli altri mezzi di comunicazione (tv, giornali ecc.).
L’esempio più celebre fu la Guerra dei mondi di Orson Wells, nel 1938 tramite radio, in cui annunciò uno sbarco di extraterrestri negli Stati Uniti e più precisamente nel New Jersey, scatenando il panico generale nella popolazione.
Nel corso della lezione abbiamo analizzato il motivo dell’esistenza delle fake news, individuandole in:
- Propaganda politica
- Propaganda ideologica
- Cattivo giornalismo
- Scherno/diffamazione
- Satira
- Pubblicità a servizi
- Click bating
Successivamente ci sono stati mostrati un paio di esempi risalenti ai giorni nostri:
- Il video del cane che abbaia ad un branco di lupi senza scappare
- L’articolo del giornale Il Mattino in cui un asteroide è in procinto di distruggere la terra
Il problema odierno è che l‘informazione non è più mediata da qualcuno ma chiunque può pubblicare qualsiasi cosa e diffonderla.
Inoltre abbiamo analizzato il perché sono un problema.
- Scarso controllo di internet e social media
- Abuso del termine
- Non c’è modo di difendersi se non informandosi
- Chi controlla il controllore
Emilio Mango ci ha spiegato che le fake news NON possono essere sconfitte: ma le uniche “armi” che possiamo utilizzare a nostro favore sono:
- Documentarsi
- Educare le persone
Infine ci ha illustrato una serie di regole sul come fare ad identificarle:
- Considerare la fonte
- Verificare l’autore
- Approfondire
- Verificare la data
- Chiedere agli esperti
- Verificare i propri preconcetti
- Scherzo
- Fonti a supporto
Nella parte finale abbiamo parlato dell’utilizzo dei nostri dati personali da parte delle aziende che non sono interessate tanto al nome, cognome, e-mail ecc. come generalmente ci fanno credere bensì i nostri comportamenti. Essi vengono analizzati e usarti per fare delle campagne personalizzate o per delle campagne politiche ad hoc.
Andrea Sarcinella