Efficienza e teoria dell’informazione

“Il diavolo è nei dettagli.” – Motto della Toyota Motor Company

Un argomento su cui riflettere.

La teoria dell’informazione propone un modello per spiegare come si formano i significati e il sapere. Va oltre la linguistica e tocca elementi di dialogica e comunicazione, nonché almeno due diversi metodi di analisi computazionale. C’è molto da riflettere e per quanto ci riguarda ci limiteremo a valutare alcuni aspetti pratici che ci possano portare qualche vantaggio professionale.

Rif: https://en.wikipedia.org/wiki/DIKW_pyramid

Il problema dell’efficienza

Una delle domande che mi appassiona è: qual è il metodo più efficiente per prendere appunti, per tracciare l’informazione e per mantenere il significato?

Negli anni ‘80 quando era di moda la lettura rapida Woody Allen raccontava una storiella: “Ho fatto la lettura rapida di Guerra e Pace. Mi ricordo che parlava della Russia.”

Questo per dire che il rapporto fra velocità e ritenzione dell’informazione è inversamente proporzionale, più vai veloce e meno memorizzi.

Se vai molto lento memorizzerai di più, ma la profondità è nemica dell’efficienza. Ciò significa che, ad esempio, posso raccontare una storiella usando:

  • la scrittura
  • una mappa concettuale
  • una mappa mentale

L’attenzione nello specifico esempio si concentra sulla relazione tra la quantità di informazioni e il dispendio di tempo.

Tutti i numeri relativi al rapporto tempo/completezza sono solo stime approssimative.

La storia scritta

“Giorgio è un contabile, bruno e con gli occhi azzurri.

Ama Cristina, un’interprete bionda con gli occhi verdi che lavora con lui.

Giorgio possiede dal 2018 un’auto che Cristina guida con patente B. L’auto è un SUV BMW verde”.

  • Tempo di creazione: 5 minuti
  • Quantità di informazioni: 50% parole e 50% immaginazione.
  • Pro: scrivere è un’abitudine e rispondere in tempo reale al nostro pensiero.
  • Contro: non possiamo rappresentare le immagini che sono la maggior parte della nostra capacità di percepire e spiegare.

La mappa concettuale

  • Tempo di creazione: 20 minuti
  • Quantità di informazioni: 80% parole + immagini + relazioni e 20% immaginazione.
  • Pro: non abbiamo un centro, possiamo iniziare a leggere ovunque, e le immagini supportano la percezione e le relazioni sono dettagliate.
  • Contro: richiede molto tempo.

La mappa mentale

  • Tempo di creazione: 5 minuti
  • Quantità di informazioni: 70% parole + immagini + relazioni e 30% immaginazione.
  • Pro: scrittura veloce, lettura veloce e immagini che supportano la percezione.
  • Contro: abbiamo bisogno di un centro per iniziare la storia e alcuni dettagli delle relazioni potrebbero essere nascosti.

Dal punto di vista dell’efficienza, il vincitore è la mappa mentale.

Dal punto di vista della completezza, il vincitore è la mappa concettuale.

Questo è uno dei motivi per il quale insegniamo per prima cosa a fare le mappe mentali, vedi articolo:

Sulle spalle dei giganti: Tony Buzan e le mappe mentali

Ciò non toglie che anche la scrittura, grazie a metodi relativamente recenti e soprattutto a nuovi strumenti informatici, può essere gestita in modo più efficiente, e per questo insegniamo la teoria del Second Brain e i Personal Knowledge Management, vedi articolo:

Tiago Forte: come costruire un secondo cervello


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