IL CV COME STRUMENTO DI PERSONAL BRANDING

Di Simona Giacomini

Venerdì 1 marzo, Cristina Pedretti ha tenuto una lezione sul potenziamento del curriculum vitae. L’obiettivo era trasmettere ai partecipanti le competenze necessarie per rendere il proprio CV un biglietto da visita unico, capace di catturare l’attenzione dei recruiter e di trasmettere competenze e personalità.

In uno dei primi incontri del corso, Cristina ha invitato i partecipanti a mettersi a confronto, analizzando i reciproci CV. Un’esplorazione a due vie che ha permesso di individuare in pochi istanti i punti di forza e di debolezza di ciascun profilo, fornendo una base solida su cui lavorare per migliorarne l’impatto.

Cristina Pedretti

Partendo da questa base, nella lezione di venerdì, è stata definita la differenza tra hard e soft skills, ritenute fondamentali nel mondo del lavoro, secondo cui:

  • Hard skills: conoscenze verticali e tecniche legate ad un determinato ruolo, acquisite attraverso l’istruzione o l’esperienza lavorativa. Esempi? Le

conoscenze linguistiche o le tecniche di analisi. Competenze facili da quantificare, ma non sufficienti per distinguersi nel mondo del lavoro.

  • Soft skills: competenze trasversali legate all’empatia, al problem solving e alla capacità di lavorare in team. Più difficili da misurare, ma sempre più richieste.

Queste ultime rappresentano una chiave per il successo nel mondo del lavoro odierno, consentendo di adattarsi a contesti diversi, di lavorare in modo collaborativo e di affrontare le sfide con flessibilità e creatività.

L’ultima parte del corso è stata un vero e proprio workshop sul CV in cui Cristina ci ha guidati nella creazione di un curriculum vitae efficace.

Il punto di partenza è stato l’Unique Value Proposition (UVP), in poche righe, circa 5-6, abbiamo imparato a sintetizzare i nostri obiettivi e competenze, creando una sorta di “elevator pitch” cartaceo così da poter trasmettere il nostro valore unico e conquistare l’interesse del datore di lavoro.

Non solo parole, ma anche forma. La parte grafica del CV è importantissima. Niente “muri” di testo, ma informazioni ordinate e concise, che valorizzino le nostre esperienze e siano facili da leggere.

Canva e affini: alleati per la grafica. Cristina ci ha consigliato diversi strumenti di progettazione grafica, come Canva, che possono aiutarci a creare un documento accattivante evitando però il “copia e incolla”, facilmente riconoscibile.

Personalizzare è d’obbligo. Ogni candidatura richiede un CV su misura. Per questo è importante adattare il linguaggio e le informazioni al ruolo per cui ci si candida, sempre con un occhio di riguardo alla formattazione.

In questa lezione pertanto, abbiamo imparato a dare nuova vita ai nostri CV, trasformandoli in potenti strumenti per distinguerci dalla massa. Un’occasione preziosa per acquisire consapevolezza e concretezza nel nostro percorso di crescita professionale.

La seconda parte della giornata invece ha visto protagonisti due imprenditori del territorio lecchese.

1. Walter Cortiana, socio titolare e responsabile commerciale della 3C Catene.

La sua storia nel mondo delle catene saldate di piccole dimensioni inizia nel 1987, tra le mura dell’azienda di famiglia, dove collabora con il padre e il fratello. Un’eredità che diventa ben presto una scelta di vita, con Walter che, dopo la prematura scomparsa del padre, decide di dedicarsi anima e corpo all’azienda.

La crescita di Walter come imprenditore va di pari passo con quella della 3C Catene, egli infatti investe costantemente nella propria formazione, partecipando a corsi e perfezionandosi, e allo stesso tempo amplia la sfera di collaboratori, creando un team coeso e qualificato.

Walter Cortiana

Al centro del successo della 3C Catene c’è una filosofia aziendale ben precisa, che ruota attorno alla cura del dettaglio e all’orientamento al cliente.

Un binomio vincente che ha permesso all’azienda di raggiungere traguardi importanti in termini di qualità, fidelizzando la clientela e rafforzando il brand.

Un altro aspetto fondamentale è stata la capacità di collaborare con altri imprenditori del settore dando vita ad associazioni di rete che hanno permesso di abbattere i costi e di affacciarsi ai mercati esteri, aprendo nuove opportunità di crescita per tutti i partecipanti.

La storia di Walter Cortiana e della 3C Catene rappresenta un esempio lampante di come l’impegno, la dedizione e la capacità di innovare siano gli ingredienti chiave per affermarsi sul mercato pur mantenendo una forte identità aziendale.

2. Dalle vette alpine alle vette del business, Antonio Peccati, Presidente di Confcommercio e consulente finanziario dal 1989, ci racconta una storia appassionante che intreccia vita personale e professionale. L’arrampicata e la guida alpina, due delle sue più grandi passioni, si riflettono nella sua tenacia imprenditoriale, dove ogni nuovo obiettivo diventa una cima da conquistare.

Nonostante i numeri che hanno caratterizzato la sua carriera siano impressionati, 670 consulenti sul territorio nazionale per circa 20 miliardi di masse gestite, al centro del suo lavoro e della sua testimonianza c’è il rapporto con le persone. Il manager non è un semplice mediatore, ma un ascoltatore attento, capace di cogliere le ambizioni ma anche le difficoltà dei clienti per incoraggiarli e supportarli.

Antonio Peccati

Peccati poi sottolinea come la fortuna sia un treno che passa e che va colto al volo. Le opportunità, anche se nascoste, sono trampolini di lancio per nuove esperienze e per una crescita personale e professionale. Le sfide non sono ostacoli, ma occasioni per evolverci e approfondire la conoscenza di noi stessi.

Antonio Peccati è un esempio di tenacia, passione e visione. La sua storia ci insegna che con impegno, perseveranza e una solida dose di coraggio, possiamo raggiungere traguardi inimmaginabili, sia in vetta alle montagne che nel mondo del business.